Microclima
Anche per il microclima degli ambienti di lavoro il riferimento normativo è, naturalmente, il D.Lgs 81/08. In questo provvedimento il microclima compare in più titoli: al Titolo II ("Luoghi di lavoro"), al Titolo VII ("Attrezzature munite di videoterminale") e al Titolo VIII ("Agenti fisici"). Nei primi due casi il legislatore prescrive che il microclima soddisfi specifici requisiti negli ambienti di lavoro chiusi e, in special modo, negli uffici (che individua a mezzo dell'espressione posti di lavoro al videoterminale).
Nel terzo caso, quando inserisce il microclima tra gli agenti fisici di cui al Titolo VIII, intende agire nei confronti dei rischi da stress termico, regolamentando gli ambienti in cui, a causa di severe condizioni microclimatiche, può determinarsi un serio pregiudizio per la salute dei lavoratori (in questo sito si veda pertanto la sezione "Stress termico").
La valutazione del rischio microclima negli ambienti moderabili concerne invece aspetti legati a possibili disagi che si possono generate a causa di un mancato comfort termico. Al controllo di questo rischio, o più opportunamente "disagio", sono dedicati i seguenti articoli e i corrispettivi allegati:
- art. 63 "Requisiti di salute e di sicurezza" (Titolo II);
- art. 174 "Obblighi del datore di lavoro" (Titolo VII)";
- Allegato IV Requisiti dei luoghi di lavoro, punto 1.9 Microclima;
- Allegato XXXIV Videoterminali , capitolo 2 Ambiente, punto e) parametri microclimatici.
MICROBEL è dotata di speciali sensori e apparecchi di misura che permettono la valutazione del microclima per qualunque problematica legata agli ambienti di lavoro.